RAID: cos’è e come funziona

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raid cos'è e come funziona

Il RAID è una tecnica di installazione che permette l’utilizzo di più hard disk in un singolo computer aumentandone la sicurezza e la capacità di memorizzazione.

Lo scopo del RAID è quello di garantire la salvaguardia dei dati presenti nel computer attraverso il rimpiazzo di uno o più hard disk danneggiati.

Nei dispositivi NAS è già configurato il RAID, proprio perchè ha la capacità di rendere più sicuro il Backup (ad esempio nel RAID 1)

Solitamente viene utilizzato nelle workstation o nei server dov’è necessario avere a disposizione una grande quantità di spazio per l’immagazinamento di dati.

Tuttavia può essere implementato anche nei PC ad uso privato tramite l’utilizzo di schede a basso costo. Ne esistono di vari tipi e le più diffuse sono: RAID 0, 1, 5 e 10

Cosa significa RAID

Il termine RAID (acronimo di Redundant Array of Indipendent Disks) ovvero insieme ridondante di dischi indipendenti è una tecnologia che sfrutta i principi del parallelismo e della ridondanza dei dati, garantendo un incremento delle prestazioni generali del computer, aumento dello spazio di memorizzazione e maggior tolleranza ai guasti, traducibile in una migliore affidabilità.

Tale configurazione viene identificata dal computer come un unico volume di memorizzazione, anche se in realtà si sta utilizzando una serie di hard disk in parallelo.

I dati vengono scritti su hard disk differenti e suddivisi in sezioni.

Utilizzando più sistemi RAID le operazioni vengono svolte in parallelo su più dischi, aumentando le prestazioni.

Agli inizi il RAID sfruttava apparecchiature poco costose e tutt’oggi risulta vero in parte. Tuttavia per sfruttare le capacità RAID vengono utilizzati dischi SCSI più costosi che lo rendono più esoso.

Se correlato al danno della perdita dei dati, la spesa utile alla configurazione del RAID risulta comunque contenuta.

Le diverse tipologie di RAID

Come anticipato in precedenza, in base alle proprie esigenze è possibile sfruttare le caratteristiche di ogni singolo RAID.

RAID 0: viene definito come “Array di dati con stripping” ed è utilizzabile per aumentare le prestazioni di almeno due hard disk riconosciuti dal sistema come un singolo volume logico. Utilizzando un particolare algoritmo i dati vengono suddivisi fra i due hard disk in maniere precisa. Lo spazio che si andrà a ricavare sarà ingente ma in caso di rottura di uno degli hard disk si andranno a perdere tutti i dati.

RAID 1: è indicato per la salvaguardia dei dati. Vengono collegati almeno due hard disk in RAID 1 ottenendo un unico volume logico che andrà a sfruttare la capacità di immagazzinamento dati del disco fisso di dimensioni più piccole.

È possibile sperimentare un aumento di velocità nella scrittura e le possibilità di perdita dei dati scende al 50%.

RAID 5: per questa configurazione è indispensabile avere almeno 4 hard disk disponibili.

I dati vengono suddivisi in blocchi e in ogni hard disk è presente una sezione di parità, garantendo così la salvaguardia dei dati anche se un hard disk dovesse danneggiarsi. Le prestazioni del computer ne risentirebbero visto che è necessario aggiornare di continuo i blocchi di parità, mentre la sicurezza subirebbe un deciso incremento.

RAID 10: è definita configurazione annidata perché va a sfruttare le caratteristiche di due RAID (RAID 0 e RAID 1).

Anche in RAID 10 è necessario avere a disposizione almeno 4 hard disk per poter unire due schede RAID 1 in un RAID 0. Questa configurazione permette un incremento sia della sicurezza che delle prestazioni unendo le caratteristiche dei due RAID.

Il RAID 1 il mirroring più usato nei NAS

Il NAS è un dispositivo che permette di condividere e memorizzare i dati sfruttando una rete wi-fi o l’utilizzo di più dispositivi (smartphone o computer).

Questo apparecchio contiene al suo interno una serie di hard disk e opera come se fosse un cloud privato.

Ha delle caratteristiche simili ad un computer, come il sistema operativo, che gli consente di eseguire alcune azioni come l’archiviazione e la condivisione dei dati. Sfruttare le caratteristiche del RAID su NAS permette di salvaguardare la grande mole di dati presenti in essa. Il RAID 1 (detto anche mirroring) è il più indicato per il NAS.

La configurazione in RAID 1 permette di scrivere i dati contemporaneamente e in egual modo su due hard disk, contenendo in ogni momento gli stessi dati.

In caso di rottura o danneggiamento di uno degli hard disk, i dati saranno al sicuro.

Un ulteriore vantaggio del RAID 1 sta nella possibilità di poter estrarre la scheda anche in caso di rottura del dispositivo NAS e collegarla ad un computer, cosa che non risulta possibile con altre configurazioni.

Come spiegato nella sezione relativa al RAID 1, questa configurazione permette lo sfruttamento delle capacità dell’hard disk più piccolo.

Per esempio, combinando un hard disk da 1 TB e un hard disk da 2 TB si avrà una capacità del drive logico di 1 TB offrendo una ridondanza dei dati in maniera semplice.

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